Cenni storici

Cenni storici

Il primo villaggio, Primulacco “vecchia”, sembra avere origini antichissime, infatti nei pressi si sono ritrovati reperti risalenti al paleolitico superiore ed a diversi periodi successivi fino all’età del bronzo.
Si ritiene che anticamente la zona sia stata abitata da una comunità di origine Celtica, infatti il suffisso “acco” fa pensare che il toponimo derivato da Primulus, sia caratteristica di tale gruppo etnico.
La località viene citata in diversi documenti come guado sul Torre sulla via di Cividale, ed è probabile che, in attesa di attraversare il tumultuoso fiume di allora, i viaggiatori vi si soffermassero, dando impulso al sorgere del villaggio. Già dal 1343 esistono documenti in cui si cita la località come de Primulacho o come de Premulaco.
La testimonianza più preziosa, recuperata e restaurata, si ha nell’oratorio campestre o meglio chiesetta di San Nicolò.
Gli affreschi del Thanner, risalenti al 1500, la rendono un vero gioiello, ma nuovi e più antichi ritrovamenti, fanno pensare ad origini precedenti, addirittura duecentesche.
Il luogo è molto caro ai fedeli ed ogni anno, in occasione della ricorrenza che cade il 6 dicembre, la popolazione non solo del luogo, ma anche proveniente da Savorgnano, Belvedere e Marsure, si raccoglie ed in processione porta la statua del Santo per le vie del paese, per riporla poi nella nicchia della nuova Chiesa costruita per rispondere alle maggiori esigenze della numerosa popolazione di oggi.
Il paese già nel 1466 contava 3 famiglie per circa 20 persone, 30 abitanti nel 1548, 40 nel 1659, 29 nel 1773, 40 nel 1820, 70 nel 1908, e poi riscontrò una velocissima crescita demografica dal 1950, infatti nel 1951 gli abitanti erano saliti a 140, ed a 315 nel 1976, oggi nel 1999 il paeseconta 600 persone circa ed il loro numero è in continuo aumento grazie alle pratiche vie di comunicazione che permettono un facile collegamento con la città di Udine, attraverso il ponte di Salt e la nuova strada provinciale. Ogni anno il paese si fa conoscere in tutta la Regione e fuori dalla stessa per la grande ed ormai tradizionale “Festa dei Fiori”, manifestazione che impegna nelle ultime giornate di Aprile e nelle prime del mese di Maggio, tutta la popolazione, tramandando quelle tradizioni popolari alle nuove generazioni, per mantenere integro il ricordo della nostra storia.